A seguito di questa mia risposta ricevo vari commenti, ma uno in particolare mi ha spinta a scrivere questo post.
Ebbene Gentilissima Signora Le rispondo qui, perché Lei mi ha sbattuto il telefono in faccia e La ringrazio così ho avuto modo di riflettere.
Le assicuro che chi sa crescere i cuccioli al meglio sono solo ed esclusivamente le madri e il resto del branco. Pensando al benessere del cucciolo non posso minimamente tenere in considerazione la Sua richiesta di “lo prendo anche prima dei 60 giorni, posso svezzarlo io”, non si tratta solo di questo.
Tutto ciò che può imparare dall’interazione con la madre, i fratellini e il resto del branco, mi creda noi non possiamo proprio insegnarlo.
Pensiamo al Natale, cosa sono le nostre case a Natale? Luci, suoni, profumi, cibo che abbonda, regali, palline, statuine del presepe...e la pretesa tipica dell'uomo di prendere un cucciolo perché fa figo come regalo e pensare però che il cucciolo, che lascia la madre e il branco, la sicurezza e la calma; arrivi nelle nostre case e non reagisca a tutto questo.
“Ha distrutto l'albero, ha fatto la pipì nel presepe, ha mangiato il vassoio dei dolci”.
“Pensiamo che Natale sia il periodo migliore cosi siamo tutti a casa” e poi? Quando poi si torna alla normalità? Quando tutti escono per andare a lavoro dopo che per due settimane siamo stati tutti insieme?
Ma poi sei consapevole che chi deve scendere alle 6 del mattino sei tu?
Approfittate del Natale, per sedervi tutti intorno al tavolo, per scrivere una lista di pro e contro, per guardare insieme webinar di educatori e veterinari, informatevi sulla razza, valutate bene il tempo da poter dedicare al cane, i costi, le rinunce, il tipo di rapporto che volete con il vostro cane.
Un cucciolo non può essere un regalo di Natale, non può essere un regalo mai.
E con un pò di coscienza rispettateli gli allevatori che il 26 dicembre spesso ricevono la fatidica chiamata "te lo stiamo riportando perché non fa per noi", oppure rispondiamo alle mille chiamate e mille messaggi nei giorni di festa, perché in fondo mica esiste la festa per l'allevatore!
Non siamo pretenziosi quando parliamo di come si cresce un cane, forse siamo solo più empatici quando pensiamo a come si possa sentire un cucciolo a cui accade una cosa del genere.
Non parlo a nome di tutti, noi qui la pensiamo così poi sarete liberi di andare ovunque, accettiamo le divergenze di opinioni ma la maleducazione proprio no. Non credo sia il giusto presupposto per parlare di Natale!